Le grandi aziende, così come le PMI, hanno sempre più sete di cambiamento, innovazione ed evoluzione, sia produttiva che organizzativa, ma capirlo, saperlo e affermarlo non basta: bisogna apportare e acquisire esempi concreti, efficienti e di successo. È questo il focus da cui è partito il “Viaggio nell’ Industria 4.0 ”, il roadshow organizzato e promosso da Impresa e Territori de Il Sole 24 ORE, che sta incontrando realtà produttive e imprenditori lungo tutto lo stivale per soffermarsi sul tema della digital transformation.
Il confronto tenutosi questa mattinata a Bari in sede di Confindustria Bari e BAT, seconda di quattro tappe, dopo Padova e prima di Bologna e Monza, ha visto partecipare anche la nostra rete di imprese, soprattutto in relazione all’analisi dei nuovi modelli di business e alle nuove strategie di crescita sul mercato non solo nazionale, ma internazionale. D’altronde, il “fare rete” è stato uno dei concetti più ricorrenti. Tutti i relatori, infatti, hanno messo in luce l’importanza di fare sistema, investire sui giovani e sulle nuove professionalità in azienda, affinché questa quarta rivoluzione industriale abbia effetti positivi.
Particolarmente interessanti sono stati gli interventi di Carlo Alberto Carnevale Maffé (Docente di Strategia e Politica Aziendale SDA Bocconi), che si è soffermato sulla necessità da parte degli imprenditori di tornare ad avere “fame di rischio, di capitale e di talento”, insieme al coraggio di cambiare la linfa vitale di un’impresa. Lo stesso dicasi per Mauro Re, che ha spiegato la centralità della digitalizzazione, anche e soprattutto nell’ambito dei servizi nella sua esperienza in Allianz.
La smart innovation del futuro è già arrivata, fondamentale è farsi trovare pronti e operativi.